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Ieri abbiamo visitato il Whisky Festival di Spa, Belgio. Partenza da casa all'alba e rientro a notte fonda, roba da malati di mente. In mezzo un volo, andata e ritorno, oltre 300 km fatti in auto ed alcuni dram, la gran parte già conosciuti. Ma c'è stato spazio per alcune novità.
Non avendo mai visitato i due festival (e a dire il vero neanche il Belgio), avendo sicuramente meno problemi con il Francese che non con l'ostica lingua Fiamminga, quest'anno abbiamo optato per quello di Spa, festival inserito nel circuito degli Whisky Live.
Il festival si è svolto nel centro di Spa, presso il locale e prestigioso Casinò. Il fatto che il termine spa sia utilizzato per identificare le terme (come accade nella lingua Inglese) non è assolutamente un caso. Infatti Spa era conosciuta per le sue acque termali già in epoca Romana. Nonostante ciò non abbiamo provato ad aggiungere acqua termale ai nostri dram...
Complice il meteo grigio e nebbioso, e sicuramente le nostre aspettative - rese alte dal fatto di incontrare tanti amici belgi in giro per la Scozia - il nostro approccio al festival è stato abbastanza deludente. Pochi visitatori; il tutto concentrato in un'unica ampia sala e presenti circa una trentina di distillerie Scozzesi, principalmente rappresentate dai distributori nazionali. Abbiamo davvero visto pochi Scozzesi.
Ma è bastata mezz'ora per acclimatarsi e per comprendere al meglio lo 'spirito' del festival. Abbiamo potuto assaggiare alcune prime. Il Jura Prophecy, l'ultimo imbottigliamento ufficiale della distilleria Isle of Jura, fortemente torbato (molto più dello standard della distilleria) ed imbottigliato senza filtrazione a freddo a 46%. Inizialmente medicinale e torbato, con note di acetone, poi con note di legno ed animali (cuoio).
Bruichladdich era presente con un interessante Bruichladdich 1992 Sherry Edition, maturato in botti ex-Bourbon e finito in botti che hanno contenuto Sherry Pedro Ximenez. Ma la nostra preferenza è finita sul Port Charlotte PC8, una vera e proprio grigliata di carne bruciacchiata e con tracce di carbonella...
Lo sguardo è quindi passato allo stand di Glenfiddich dove riconosco Bert, uno dei responsabili del Visitor Centre della distilleria, incontrato durante i vari Spirit of Speyside a cui ho preso parte. E' probabilmente l'unico Scozzese presente nel festival, e - felice di vedere qualche viso noto - ci si lancia incontro con un dram molto particolare. E' un campione del nuovo Glenfiddich Rich Oak 14 anni, il nuovo imbottigliamento che è al momento disponibile solo presso alcuni selezionati Duty Free e che sarà disponibile sul mercato a fine Marzo - inizio Aprile. E' un Glenfiddich pulito, morbido, fatto per piacere a tutti ma molto più intenso e ricco rispetto allo standard Glenfiddich. Un gusto nuovo, non banale, al momento non possiamo sapere di più; la sua ricetta è ancora un segreto. Il discorso si fa più serio quando ci racconta come a Dufftown l'inverno sia davvero inclemente. La Warehouse #5 di Glenfiddich è attualmente scoperchiata, le sue botti sono all'aria aperta, dopo che il tetto non ha retto agli oltre 2 metri di neve caduti nelle ultime settimane.
Laphroaig era presente con il 10 anni, il 18 anni, il Quarter Cask e - solo presso lo shop - con il Cask Strength Batch #1. Lo stand era sempre affollato, ma siamo riusciti a farci passare sottobanco un dram del 18 anni. Anche in Belgio noi Italiani sono conosciuti come grandi estimatori del whisky torbato. Per non smentirci, le degustazione dell'erbaceo nuovo Glengoyne 12 anni e dell'altrettanto nuovo Glenmorangie Sonnalta (finito in botti di Sherry PX e valutato ben 96,5/100 sul Whisky Bible 2010), non ci hanno dato grande soddisfazione.
Abbiamo infine scoperto un paio di distillerie Belghe di whisky, Goldlys e Radermacher, ma il nostro entusiasmo si è immediatamente spento dopo il primo assaggio... Entrambi distillano un mix di diversi cereali tramite alambicchi simili a quelli della grappa. Molto meglio portarsi a casa il ricordo dell birre Belghe!
Bert da Glenfiddich |
Laphroaig sempre presente |
Dove è la botte sul collare? |
Il festival ha imbottigliato in serie limitatissima un Laphroaig ed un Aberlour (30 bottiglie magnum), ed un Ardbeg e Clynelish (38 bottiglie da 70cl). Abbiamo potuto assaggiare solo l'Ardbeg, un 1991-2009 dal colore ramato, poco medicinale e con note evidenti di sherry. A detta dei gentilissimi organizzatori del festival di Spa, l'altro festival di Gent è più dedicato alla cultura Scozzese che non al whisky; se il destino ce lo concederà, vedremo nel 2011 se ciò corrisponde al vero.
Maggiori informazioni su www.whisky-live.be.
La parola Laphroaig è ripetuta in questo sito per alcune centinaia di volte.
Trova un punto in cui è scritta in modo errato, segnalacelo, e riceverai una mignon di Laphroaig 10yo in omaggio!
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