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Il proibizionismo Americano (e Laphroaig)

Scritto da Claudio Riva il 06/04/2010

Il proibizionismo Americano, noto anche come il 'Nobile esperimento', è il periodo tra il 1920 ed il 1933 in cui negli Stati Uniti venne sancito il bando sulla fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di alcool.



Slogan contro il consumo di alcool
Il divieto dell'alcool negli anni '20 e '30 negli Stati Uniti è stato uno delle più famose, o famigerate, epoche della storia Americana recente. L'intento era quello di ridurre il consumo di alcool, eliminando le imprese che lo producevano, distribuivano e vendevano. Infatti l'alcool era soggetto, specie in quel periodo, ad un eccesso di consumo che aveva delle conseguenze spesso devastanti a livello sociale, in particolar modo quando mescolato alla povertà estrema ed alla criminalità. Considerato da molti come un esperimento sociale-politico fallito, il Proibizionismo cambiò il modo con cui molti americani vedevano le bevande alcoliche, migliorando la consapevolezza che il controllo del governo federale non poteva prendere il posto della responsabilità personale.


Distruzione di botti di whisky
Sotto la pressione delle Società di Temperanza (movimenti politico religiosi improntati al moralismo), il Senato degli Stati Uniti ha proposto il 18° Emendamento il 18 dicembre 1917. Dopo essere stato approvato in 36 Stati, il 18° Emendamento è stato ratificato il 16 gennaio 1919 ed è entrato in vigore il 16 gennaio 1920. La sera del 15 gennaio in tutti gli Stati Uniti migliaia di persone si riversarono nei negozi per fare rifornimento delle ultime bottiglie legalmente in vendita. Alcune legislature statali imponevano limiti al consumo di alcool già prima della ratifica del 18° Emendamento, alcuni stati addirittura da parecchi anni.


La fine del proibizionismo
Il Proibizionismo era molto popolare quando venne introdotto, ma divenne via via sempre più criticato, soprattutto nelle grandi città. Il proliferare del mercato nero (principalmente gestito dalla mafia), di club privati dove si poteva bere tranquillamente (i cosiddetti Speakeasy a cui si accedeva con una password, ce li ricordiamo nei vari film dedicati ad Al Capone) e la diffusione di problemi di salute dovuti al consumo di alcool di pessima qualità hanno portato ad una progressiva presa di coscienza del fallimento dei nobili scopi iniziali. Dopo un primo tentativo di reintrodurre il consumo della birra di bassa gradazione alcolica, il 5 dicembre 1933, con la ratifica del 21° Emendamento, veniva abrogato il 18° Emendamento e veniva ripristinata la vendita di alcool.

Oggi il Proibizionismo non è solo relegato ai libri di storia, ma ha uno strascico nella società contemporanea Americana. Infatti la legislazione Statunitense relativa all'alcool è molto complessa e nonostante il 21° Emendamento, numerose e variegate leggi locali impongono divieti più o meno stretti.

La situazione è in continua evoluzione con leggi che impongono o rimuovono divieti a livello di città o di contea. Esistono infatti:

  • Dry Counties, le contee "asciutte", dove non è permessa la vendita di prodotti alcolici
  • Wet Counties, le contee "bagnate", dove non ci sono divieti
  • Moist Counties, le contee "umide", sono le contee parzialmente asciutte, cioè con divieti non assoluti (per esempio viene concessa la vendita di vino e birra, ma non di distillati, oppure viene impedita la vendita di qualsiasi bevanda alcolica nel fine settimana)
La situazione può risultare confusa anche per i residenti, con divieti che cambiano spostandosi di pochi km. E' chiaro che non viene proibito il consumo di alcool (sarebbe una violazione dei diritti del cittadino), ma in queste contee - per i suddetti motivi religiosi - se ne vuole diminuire il consumo rendendone meno facile l'acquisto e soprattutto non si vuole avere complicità con la vendita (rinunciando in questo modo ad importanti entrate di tasse e accise). Le leggi più restrittive sono quelle dello Utah, stato prevalentemente Mormone.

Oggi circa 18 milioni di Americani vivono nel 10% del territorio occupato da contee dry. Come esempio, circa metà delle contee dello stato del Mississippi sono dry e proibiscono la produzione, la vendita, la pubblicità, la distribuzione ed il trasporto di bevande alcoliche. In alcune città dell'Alaska il mero possesso di alcool è considerato un reato penale.

Il caso più emblematico è quello della distilleria Jack Daniel. Infatti la distilleria si trova nella contea di Lynchburg (Tennessee), una contea completamente dry. Stiamo parlando del whisky (e del distillato) più venduto al mondo e, ironia della sorte, non può essere venduto nei negozi della città natale. Una speciale legge statale consente solo la vendita ai turisti di speciali bottiglie commemorative (attualmente presso il Visitor Center sono disponibili il Gentleman Jack e il Jack Daniel's Single Barrel, in vendita tutti i giorni esclusa la domenica). La storia diventa ancora più complessa se si pensa che in più occasioni nella contea è stato proibita anche la distillazione, cosa che in passato ha portato la distilleria a dover cambiare sede spostandosi in contee wet.


Un dram di Laphroaig come medicina?
In questo contesto, Laphroaig ha assunto una posizione davvero unica. Laphroaig è stato infatti l'unico Scotch Whisky a poter essere legalmente importato e commercializzato negli Stati Uniti durante il Proibizionismo. Si dice che gli ispettori Doganali, avendone annusata una botte, abbiano esclamato che visto l'odore di iodio e di disinfettante mai nessuno avrebbe potuto berne il contenuto di spontanea volontà. Laphroaig è stato quindi importato come medicinale antisettico e per poterlo bere era necessaria ... la prescrizione medica! Non si sa molto di più di questa storia, ma il dato certo è che Laphroaig ha registrato in quegli anni negli Stati Uniti un'impennata di vendite legali, fatto che ha portato nel 1923 (cioè in pieno Proibizionismo) all'aggiunta di nuovi alambicchi in distilleria ed al raddoppiamento della capacità produttiva.

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