|
Sembra impossibile che in Scozia possa verificarsi questo problema, ma è di ieri sera il comunicato che le prime distillerie di Islay sono rimaste senza acqua.
Dopo un inverno freddo e nevoso, su Islay l'ultima vera pioggia è stata a Pasqua (4 Aprile 2010). Da circa 2 mesi il meteo è abbastanza secco, con precipatazioni non sufficienti a rimpinguare le riserve d'acqua delle assetate distillerie dell'isola. Tutto questo mentre nel Nord Italia l'acqua continuava a scendere a secchiate.
Ricordo la mia prima visita a Kilbride, la riserva d'acqua di Laphroaig; era il Feis Ile 2008, quando fu inaugurato il bel tour 'Source, Peat and Malt'. Bene, la riserva d'acqua, formata grazie alla presenza di una diga artificiale, era ridotta ad una pozza maleodorante con meno di 20 cm di acqua rimanente. Di lì a pochi giorni si sarebbe verificato il forzato stop di molte distillerie.
L'acqua per le distillerie ha un ruolo determinante in tutte le fasi di raffreddamento, per cui ne serve una quantità davvero esagerata. Quindi non preoccupatevi se quell'acqua non è 'pulita', normalmente non è quella che finisce nella bottiglia di whisky. L'acqua usata per l'infusione dell'orzo (germinazione), per l'estrazione degli zuccheri (mashing) e per la diluizione dello spirito al 63,5% prima di essere messo in botte, normalmente è di minore quantità e arriva da una sorgente pura.
La riserva d'acqua Kilbride il 27 Maggio 2008 |
La riserva d'acqua Kilbride il 28 Maggio 2010 |
Le due foto qui sopra rappresentano la riserva Kilbride durante il Feis Ile 2008 (a sinistra) e durante il Feis Ile 2010 (a destra). La situazione adesso è decisamente migliore rispetto al 2008, ma David settimana scorsa durante il tour alla sorgente, ci aveva preannunciato che alcune distillerie di Islay stavano già attingendo alle ultime gocce d'acqua. E senza acqua non si può fare nulla, si è costretti ad un blocco delle attività produttive e normalmente si va in un periodo di manutenzione chiamato silent season. Ha fatto il nome di Bowmore e di Bruichladdich, non ho conferma se poi siano queste le distillerie che si sono fermate ieri.
Ma ci ha svelato che Laphroaig per il momento era tranquilla, principalmente grazie all'uso di un lago ancora pieno che si trova a monte e chiamato Loch na Beinne Brice (o Loch na Bhienne Brice come scrive John Campbell): praticamente la riserva della riserva. Non è facile arrivare a questo lago (ci proverò durante una delle mie prossime visite ad Islay) perchè non c'è un vero e proprio sentiero e si devono attraversare banchi di erica su terreno molto fangoso. David ci dice che fino a pochi giorni prima la riserva Kilbride era piena e l'acqua scorreva impetuosa oltre il livello della diga e nel torrente sottostante. Settimana scorsa dalla diga non fuoriusciva più acqua ed il torrente era ovviamente sparito.
Facendo qualche rapida ricerca su un dizionario di Gaelico Scozzese, Loch na Beinne Brice dovrebbe significare il lago della collina chiazzata. Riportiamo di seguito una mappa con la distilleria Laphroaig e le sue due preziose riserve d'acqua.
La parola Laphroaig è ripetuta in questo sito per alcune centinaia di volte.
Trova un punto in cui è scritta in modo errato, segnalacelo, e riceverai una mignon di Laphroaig 10yo in omaggio!
APPUNTAMENTI |
WhiskyClub Italia si PresentaMontorfano Como, 8/11/2014Dopo l’anteprima primaverile allo Spirit of Scotland di Roma, entrano nel vivo le attività di WhiskyClub Italia. Leggi tutto... |
Gli altri appuntamenti. |
IN EVIDENZA |
WhiskyClub ItaliaScritto da Claudio Riva il 18/10/2014Leggi tutto... |