|
Parliamo dei cinque dram che abbiamo assaggiato, delle loro peculiarità e delle impressioni che ci avete comunicato durante la degustazione.
Abbiamo proposto i 5 whisky non in ordine di età o di gradazione alcolica, ma in ordine di ppm, dai pochi ppm del Balvenie ai mostruosi 152 ppm dell'Octomore 3.
Come abbiamo detto, il Balvenie Peated Cask ha una genesi molto strana. E' un malto non torbato che viene fatto passare per sei mesi in una botte che in precedenza aveva contenuto un Balvenie torbato. La torba è poco o per nulla percepibile al naso, ed in bocca è più simile ad un odore di posacenere appena svuotato. Per il resto questo Balvenie è esageratamente dolce, con una sorta di albicocca disidratata, e trasmette una sensazione alcolica fastidiosa nonostante i suoi 17 anni e la gradazione del solo 43% vol. Non ben bilanciato e abbastanza confuso. Per completezza di informazione, Balvenie effettua parte del maltaggio in loco e preleva la torba da New Pitsligo, vicino a Fraserburgh, a circa 10 km dalla costa.
Di incredibile qualità si è invece rivelato essere il Highland Park Saint Magnus. Pur essendo un giovane 12 anni, è apparso a tutti essere un prodotto completo e ben bilanciato, con una componente di Sherry che sembra essere più importante rispetto a quella dei recenti H.P. L'alcool importante della gradazione di botte (55% vol) non era assolutamente fastidioso al naso, riscaldava parecchio in bocca ma senza alterare il perfetto bouquet aromatico dolce e affumicato. Sì, qui il fumo è finalmente ben percepibile. Ricordiamo che H.P. è una delle 6 distillerie rimaste ad effettuare parte del maltaggio in casa, utilizzando torba tutta proveniente dalle Orcadi (dalla torbiera di Hobbister Moor, a poche miglia dalla distilleria).
E' quindi arrivato il momento del Laphroaig Samaroli 1996, un imbottigliamento 13 anni della serie Glen Cawdor alla gradazione del 45%. Credo che sia la prima degustazione che organizziamo in cui il Laphroaig non venga proposto come ultimo dram ma addirittura al centro del lotto ... misteri della torba! Questo Samaroli è risultato essere il più apprezzato della serata, anche se non è stata una vittora facile. E' un malto molto bilanciato che parte molto terroso e speziato, per poi girare verso la frutta (gialla tropicale), il tutto reso molto intrigante da una sapidità di ostrica e alga. Il fumo c'è, ovviamente, anche se non così intenso come in molti altri Laphroaig. Laphroaig, che pure effettua parte del maltaggio in loco, preleva la sua torba dalla torbiera di Glenmachrie che si trova a poche centinaia di metri dal mare. La torba è apparsa diversa rispetto a quella del Highland Park, meno pungente, meno carbone e più alga affumicata.
Poi è arrivato il BenRiach Maderensis Fumosus, un 13 anni finito in botti ex-Madeira. BenRiach è una distilleria dello Speyside che non effettua più il maltaggio in loco dal 1999 ma che ha ancora una buona scorta di malto torbato nei suoi magazzini. Il passaggio in botti ex-Madeira ha segnato in modo inequivocabile il profilo aromatico di questo malto, rendendolo molto dolce di frutta tropicale disidratata e di vaniglia. Torba decisamente intensa in questo dram con note di fumo di barbecue, di carbonella - quindi più simile a quella del Highland Park. La distilleria dichiara che la torba è attualmente prelevata nel distretto del Morayshire (senza specificare un luogo preciso) e che l'orzo è attualmente maltato presso il Port Gordon Maltings. Per gli stock vecchi non si hanno informazioni precise, ma è nei piani della distilleria il ritorno al maltaggio localmente di parte del fabbisogno di orzo. La motivazione della presenza di botti torbate nei loro magazzini è abbastanza interessante. Il precedente proprietario della distilleria era solito produrre malto non torbato per 11 mesi l'anno e malto altamente torbato per 1 mese. Nessuna capacità divina di prevedere un futuro lancio del Single Malt torbato, le ragioni erano puramente commerciali: gran parte del loro whisky veniva venduto per l'industria del blending, e da alcuni clienti avevano anche richieste di piccole percentuali di whisky torbato (farlo arrivare da Islay sarebbe costato troppo, meglio farselo sul posto).
Infine il "mostro", l'Octmore 03.1. La storia la conoscete; Bruichladdich, che da sempre produce ed utilizza malto non torbato, nel 2008 ha dichiarato guerra ad Ardbeg volendo produrre il whisky più torbato al mondo. Venne così rilasciato il primo Octomore, prodotto con malto a 131 ppm. Ardbeg rispose con il Supernova a cui seguirono l'Octomore 2 (140 ppm), il Supernova 2010 ed oggi l'Octomore 3 (152 ppm). Ardbeg per entrambi i Supernova ha dichiarato essere prodotti con malto con oltre 100 ppm di torba, senza fornire un valore preciso. Ebbene questo Octomore 03.1 si è rivelato essere molto ben bilanciato, con la torba e l'alcool (59%) assolutamente non fastidiosi al naso. Anche la giovane età di 5 anni non ha provocato effetti collaterali, anche se si coglie che non è un prodotto arrotondato dal legno. E' un prodotto straordinariamente godibile, l'esperienza dei Port Charlotte ha probabilmente insegnato molti segreti a Jim McEwan & C. Per quanto riguarda la torba, qui non ritroviamo le caratteristiche di Laphroaig (distante poche miglia), come mai? La risposta è abbastanza semplice, la torba usata per produrre l'Octomore non proviene da Islay. Il Port Ellen Maltings non è in grado di produrre malto così tanto torbato, motivo per cui viene fornito da un maltificio che si trova sulla terraferma Scozzese ... che ovviamente usa orzo e torba non di Islay. Interessante, vero? E lo stesso vale per l'Ardbeg Supernova! Il malto dell'Octomore è prodotto da Bairds Malt nell'impianto di Inverness. La combinazione di un malto così torbato, di una distillazione diversa dal solito (tanto lenta da non richiedere l'uso dei condensatori) ed il riempimento iniziale delle botti al 70% ABV (contro i soliti 63,5%) rendono stupefacente questo whisky di soli 5 anni.
Abbiamo chiesto ai nostri amici di dare un giudizio dei 5 dram assaggiati (punteggio da 1 a 5), un semplice giudizio di piacevolezza dato da "non professionisti" e con nessuna altra ambizione.
Il dram più apprezzato è stato il Laphroaig di Samaroli, che ha battuto sul filo di lana il Highland Park Saint Magnus.
Di seguito i risultati:
Balvenie Peated Cask, 17 anni, 43% vol, ? ppm |
Olfatto 2,85 Gusto 2,58 Finale 2,31 |
Punteggio Medio 2,58 |
||
Highland Park Saint Magnus, 12 anni, 55%, 20 ppm |
Olfatto 3,15 Gusto 4,00 Finale 4,00 |
Punteggio Medio 3,72 |
||
Laphroaig Samaroli "Glen Cawdor", Vintage 1996, 13 anni, 45%, 40 ppm |
Olfatto 3,54 Gusto 4,15 Finale 3,96 |
Punteggio Medio 3,88 |
||
BenRiach Maderensis Fumosus, 13 anni, 46%, 55 ppm |
Olfatto 2,85 Gusto 3,31 Finale 3,15 |
Punteggio Medio 3,10 |
||
Bruichladdich Octomore 3.01, 5 anni, 59%, 152 ppm |
Olfatto 3,08 Gusto 3,58 Finale 3,54 |
Punteggio Medio 3,40 |
||
Valori da 1 a 5, a punteggio maggiore corrisponde una valutazione migliore. In arancio sono evidenziati i punteggi migliori. |
PS. Chi ha dato 3 "uno" al Laphroaig?!? Ne abbiamo tenuto conto ma okkio che la prossima volta ti becchiamo!!!
La parola Laphroaig è ripetuta in questo sito per alcune centinaia di volte.
Trova un punto in cui è scritta in modo errato, segnalacelo, e riceverai una mignon di Laphroaig 10yo in omaggio!
APPUNTAMENTI |
WhiskyClub Italia si PresentaMontorfano Como, 8/11/2014Dopo l’anteprima primaverile allo Spirit of Scotland di Roma, entrano nel vivo le attività di WhiskyClub Italia. Leggi tutto... |
Gli altri appuntamenti. |
IN EVIDENZA |
WhiskyClub ItaliaScritto da Claudio Riva il 18/10/2014Leggi tutto... |