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Laphroaig 8 anni "Premier Barrel" (1998/2006, Douglas Laing, 46%)

Scritto da Claudio Riva il 15/03/2013

Tra gli imbottigliamenti che abbiamo portato al festival di Roma quello che sicuramente ha più sorpreso è stato questo giovane 8 anni in decanter di ceramica.


Ho sempre detto che i Laphroaig troppo "maturi" sono altra cosa, noi appassionati amiamo gli imbottigliamenti massimo 12 anni. Durante lo Spirit of Scotland Rome 2013 ho avuto l'idea di portare un vecchio imbottigliamento di Douglas Laing, vecchio non per vintage ma per stile. Un giovane e muscoloso Laphroaig 8 anni, della serie Premier Barrel che riporta - anche grazie al decanter di ceramica - ai "good old days".

Un Single Cask come si faceva una volta, giovane, sincero e mai a cask strength. Uno di soli 371 decanter da 70cl imbottigliato alla gradazione alcolica del 46% e che abbiamo messo in degustazione a soli 3 gettoni al dram. Nulla è più gratificante del piacere della condivisione...

Il sottoscritto è riuscito a metterci sopra il naso solo per pochi secondi, niente sample da portare a casa perchè andato esaurito nel pomeriggio di Domenica, ma avevo le spalle ben coperte. Gli amici Giacomo e Jacopo di whiskyfacile.com dopo due anni di attività si sono conquistati sul campo il titolo di sito con le migliori whisky tasting notes in Italiano. Ci hanno dato un grande aiuto al banco ed hanno anche fatto i compitini a casa. Bravi!

Di seguito riporto le loro note di degustazione, per scoprire l'abbinamento musicale da loro consigliato o il mondo degli altri malti degustati vi rimando direttamente al loro sito whiskyfacile.com. Grazie ragazzi.


Da WhiskyFacile.com:

Come probabilmente sapete, allo Spirit of Scotland abbiamo dato una mano a Davide e Claudio al banchetto congiunto Angel’s Share e I Love Laphroaig. Tra i torbati aperti in mescita – ovviamente… Laphroaig! – c’era una bottiglia, pardon, un decanter in ceramica, che ha attirato gli sguardi affascinati di molti avventori: si trattava di questo Laphroaig 8 anni imbottigliato da Douglas Laing nella serie Premier Barrel, serie caratterizzata appunto da bottiglie con un look vittoriano e dai 46% alcolici. Assaggiamolo… Il colore, come prevedibile per un whisky così giovane, è paglierino molto chiaro.

N: molto aperto nel bicchiere, fin da subito; esuberante nella sua giovane età ma per nulla spigoloso. Andiamo con ordine: il lato isolano è un manuale di Laphroaig: la torba potente è molto ‘marina’ (alghe secche, iodio) e medicinale (sciroppo per la tosse, nitido e intenso). L’affumicatura, che c’è, ed è forte, è però quasi coperta da quella marinità plateale. Accanto a ciò, si scatena una vaniglia cremosa, con note di marzapane molto intense e deliziose, e di zucchero a velo; suggestioni di frutta gialla. Una spruzzatina limonosa, che tende a ridursi col tempo e l’aria. Deliziose note di tè al bergamotto e di erbe aromatiche. Lato torbato e ‘dolce’ sono comunque perfettamente integrati e si compenetrano a fondo, regalando un’ottima suggestione di borotalco. Caramelle Valda.

P: un corpo bello cremoso e masticabile e pieno, a dispetto della gradazione. Domina forse la parte dolce, con magnifiche note di vaniglia, crema pasticciera, cedro candito, caramelle… Forse, diciamo caramelle alle erbe, perché ci sono note amare e vegetali, molto buone. Sullo sfondo, costante resta un’affumicatura possente ma – appunto – sullo sfondo, senza peccare di protagonismo. Ci sono note di formaggio dolce (diciamo Emmenthal), perfino di litchis, o uva bianca.

F: qui ritorna alla grande il fenolico, che offre cenere, alghe, sensazioni marine; ma senza dimenticare la dolcezza cremosa.

Non ci sono fuochi d’artificio: c’è solo Laphroaig, in tutta la sua nuda bellezza. Davvero, è un libro di testo su cui tanti imbottigliamenti ufficiali della distilleria degli ultimi tempi dovrebbero studiare un po’: bilanciato, tutte le anime sono integrate perfettamente e in armonia, senza eccessi da nessuna parte. Ah, te lo bevi come se niente fosse. Costava circa 150 euro, ci pare, ora naturalmente è esaurito; il nostro giudizio sarà di 90/100, perché è veramente godibilissimo. Come sempre, grazie a Claudio per il sample!

Maggiori info su whiskyfacile.com

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