Il San Valentino degli appassionati di whisky

Scritto da Claudio Riva il 14/02/2010

Nulla a che fare con rose rosse, cenette romantiche, cioccolatini o lingerie femminile da brivido... Non so che impegni avete voi, ma questa sera io passo...

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Per gli appassionati di whisky esiste un solo, irripetibile, inimitabile, Valentin.

Sto parlando di Serge Valentin e del suo sito Whisky Fun whiskyfun.com, un enorme archivio che si occupa di Single Malt, di musica e di come apprezzare la vita in generale. E ti accoglie chiedendoti: "Seriamente, perchè sei così serio riguardo al whisky?". Nulla di più saggio.

E Serge sa benissimo come godersi la vita, date un occhio a quanti Single Malt assaggia quotidianamente. Sono molto divertenti le vignette di Pete McPeat e Jack Washback (che il nostro amico Davide ha abilmente tradotto come Pietro Torba e Giacomo Lavaschiena), due mattacchioni che parlando di whisky con una buona dose di graffiante humor Inglese.

Le numerose degustazioni sono classificate per distilleria, questa per esempio è la pagina dedicata a Laphroaig. Ogni espressione assaggiata riceve un voto in centesimi e - da un paio d'anni a questa parte - un codice numerico chiamato SGP che in modo molto sintetico descrive il profilo aromatico del whisky. Il codice è composto da 3 cifre (con valore da 0 a 9), con il seguente significato:

• S, la prima cifra, è per Sweet/Fruity (dolce o fruttato). Un valore basso (0) indica un aroma poco dolce, un valore alto (9) indica un aroma dolcissimo o fruttatissimo. Valuta i seguenti aromi: miele, frutta, dolciumi, uva passa, vaniglia, fiori.
• G, la seconda cifra, è per Grainy/Grassy (cereale o erboso). Un valore basso (0) indica un aroma poco maltato o vegetale, in contrapposizione ad un valore alto (9). Valuta i seguenti aromi: riso, lievito, erba, malto, cera, birra.
• P, la terza cifra, è per Phenolic/Smoky (fenolico o affumicato). Un valore basso (0) indica un aroma poco fenolico, un valore alto (9) indica un aroma molto fenolico o affumicato. Valuta i seguenti aromi: azienda agricola, torba, marino, catrame, spezia, liquirizia, carne.

E' una semplificazione che però è in grado (teoricamente) di esprimere 1000 diversi profili aromatici. Ragionando per esempi, il recente Laphroaig 18 anni, imbottigliamento ufficiale, ha il profilo SGP 367, poco dolce (3 su 10), mediamente maltato / erbaceo (6 su 10) e abbastanza torbato (7 su 10). Per trovare un P=9 bisogna andare sulla scheda dell'Octomore 2° edizione.

E', in collaborazione con altri amici dal fegato robusto, un fondamentale contributo al The Malt Maniacs' Malt Monitor, una grande tabella, un grande database che raccoglie - nel suo ultimo rilascio - la valutazione di 12107 diversi whisky con un giudizio ottenuto dalla media delle degustazioni dei circa 15 membri del club.

Ah! mi raccomando, niente dram durante il giorno di San Valentino. Mentre la birra è una bevanda per i momenti poco impegnativi, il vino è adatto per favorire la conversazione e la sincera apertura dei sentimenti. Per quanto riguarda il whisky niente da fare. E' una bevanda da apprezzare in solitudine, fornisce piacere se sorseggiato in meditazione pensando ai (sempre più rari) momenti piacevoli della settimana che ci stiamo lasciando alle spalle. E', come tutti gli spiriti nobili, una bevanda da autocompiacimento, autogratificazione, non chiedetegli nulla di più.

E con questo mi sono inimicato tutti gli appassionati di birra, Christian in prima fila...

Ti sfidiamo!

La parola Laphroaig è ripetuta in questo sito per alcune centinaia di volte.
Trova un punto in cui è scritta in modo errato, segnalacelo, e riceverai una mignon di Laphroaig 10yo in omaggio!

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