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Mi raccontano che il nostro Igor si è reso protagonista di un dibattito in merito al Laphroaig 15 anni, uscito di produzione oltre un anno fa.
Questo "cambio di rotta" di Laphroaig è avvenuto nonostante che il 15 anni abbia sempre avuto un nutrito numero di appassionati. Si narra anche che il 15 anni fosse il dram preferito del Principe Carlo, grande appassionato di Laphroaig, ma anche questo non è stato sufficiente a far desistere i responsabili marketing della distilleria.
A quanto già scritto possiamo aggiungere davvero poco, ormai la scelta è stata fatta e non si può più tornare indietro. Vogliamo qui discuterne dal punto di vista dell'appassionato e proporre una sorta di disputa su quale sia il preferito. Ci spingono a parlarne alcune vostre e-mail ed il recente intervento di Igor durante la degustazione Laphroaig e ostriche in Terrazza Martini (occhio che non ti mando più in giro da solo!).
Ebbene, non serve il naso di un master blender per capire che i due prodotti sono molto diversi, ad un primo assaggio sembrano addirittura provenire da due distinte distillerie. Il 15 anni è sempre stato non perfettamente allineato rispetto al profilo aromatico standard di Laphroaig. La torba è presente ma non sembra essere così intensa come al solito; in compenso la dolcezza è fornita da una componente di frutta matura che è diversa rispetto alla fresca frutta tropicale presente nel 10 anni ed in tante altre espressioni di Laphroaig. La componente medicinale-marina non è citata come determinante in nessuna nota di degustazione della distilleria e di esperti degustatori. E' stato correttamente definito il Laphroaig più simile a Lagavulin, una versione controversa che ha diviso gli appassionati tra chi lo trovava buono e chi lo trovava semplicemente fantastico.
Il 18 anni invece è un Laphroaig più classico ma decisamente meno sfacciato: tutti i livelli (dolcezza, torba, marino) sono davvero molto meno intensi e sono affiancati da una sensazione di legno, di truciolo, che solo leggermente si percepiva nel 15 anni. Gli anni di differenza tra le due espressioni sembrano essere molti di più rispetto ai soli 3 dichiarati in etichetta. E' leggeremente speziato e con piacevoli note floreali. Molti consumatori lo definiscono un Laphroaig moderno, più gentile o femminile (chissà poi cosa vorrà dire...) - sicuramente molto diverso dal dram che si poteva solo amare o odiare; è fatto per piacere a più persone, una sorta di compromesso storico.
E' chiaro quindi che chi è appassionato del Laphroaig duro (come il sottoscritto) non abbia gradito la scomparsa del 15 anni e la sua sostituzione con il 18 anni. Ma i gusti cambiano ed è compito dei responsabili della distilleria il seguire questi trend. Conservare il 15 anni insieme al 18 sarebbe stato impossibile, visto che occupano la stessa fascia di mercato e di prezzo. Stupisce il fatto che questo "esperimento" non sia stato fatto sul 10 anni, il prodotto base di Laphroaig e col prezzo alla portata di tutti (oggi in Italia il 10 anni costa circa 25€ rispetto ai 65€ del 18 anni). Quindi non ci resta che fare incetta delle ultime bottiglie di 15 anni che si trovano ancora in circolazione e di riservarle per i momenti "speciali".
Nel chiudure vi comunichiamo che avremo a disposizione il Laphroaig 15 anni in degustazione durante il prossimo Milano Whisky Festival (6-7 Novembre 2010, il 18 anni sarà in degustazione al banco dell'importatore). Non solo; durante entrambi i giorni proporremo una "cerimonia speciale sul 15 anni" nel pomeriggio verso le 16.30. Non mancate e aspettatevi di tutto!
Leggi anche La disputa Laphroaig 15 vs Laphroaig 18 anni / bis.
La parola Laphroaig è ripetuta in questo sito per alcune centinaia di volte.
Trova un punto in cui è scritta in modo errato, segnalacelo, e riceverai una mignon di Laphroaig 10yo in omaggio!
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