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Bella giornata su Islay, cielo coperto ma giornata asciutta e temperatura decisamente primaverile e non molto diversa da quella delle giornate del festival di Maggio.
Presa la confidenza con l'isola in versione invernale ed espletate tutte le formalità, oggi c'è stato tempo di girare e di guardarsi in giro. La temperatura ha superato gli 11°C che è tanto per l'Italia a fine Dicembre, figuriamoci per la Scozia.
Ho fatto un salto alla riserva naturale RSPB di Loch Gruinart e durante il tragitto in auto ero circondato da campi pieni delle oche che popolano Islay in inverno. Mi sono sembrate meno rispetto al solito, ma il rapporto RSPB ha dimostrato che avevo torto. Solo presso la riserva (e non su tutta Islay), sino ad oggi è stato stimato l'arrivo di oltre 28.000 esemplari di oche Barnacle, il che costituisce un record.
Presso la riserva di Loch Gruinart è stranamente possibile vedere esemplari di capriolo anche durante il giorno, segno che hanno parecchia fame a causa del gelo delle scorse settimane. Per lo stesso motivo, molti uccelli che sono normalmente presenti su Islay in questo periodo, sono migrati verso Sud. Come le anatre, visto che tutte le piccole pozze d'acqua - il loro habitat preferito - sono ghiacciate. In ogni caso l'Inverno è il momento migliore per vedere su Islay uccelli in grande quantità e varietà.
Poi ho fatto un salto a Bruichladdich. Durante la mia scorsa visita di Agosto, presso Bruichladdich si stava producendo uno spirito speciale, un Gin, che avevo solo potuto annusare. E' stato rilasciato poche settimane fa - il 3 Dicembre - per cui oggi è giunto il momento di assaggiarlo. La storia che sta dietro questo gin è unica, come per tutte le iniziative di Jim Mc Ewan.
L'idea sembra partire da lontano, ed è potuta diventare realtà grazie all'acquisto di un alambicco Lomond sperimentale, bruttino e quindi battezzato Ugly Betty. Avevamo già visto questo alambicco durante l'ultimo festival e ci eravamo chiesti che cosa Jim volesse farne. La risposta è arrivata appunto ad Agosto quando si è saputo che Bruichladdich stava distillando gin, non un gin normale ma un Islay Single Malt Gin aromatizzato con erbe principalmente provenienti da Islay. Il risultato è stato un gin chiamato The Botanist ottenuto dalla lenta distillazione di un new make spirit in cui sono state fatte macerare 31 erbe, 22 provenienti da Islay e 9 da fuori.
Alle spalle sembrano esserci anche motivazioni storiche. Prima che il whisky incontrasse il legno delle botti, si dice che l'acquavite prodotta di contrabbando venisse aromatizzata con delle erbe per migliorarne il gusto. Caso vuole che una delle piante sempre disponibile in Scozia fosse appunto il ginepro - elemento fondamentale per la produzione del gin - di cui si usavano le bacche per aromatizzare e la pianta per fare il fuoco sotto gli alambicchi, visto che il suo legno faceva poco fumo il che era buono per evitare di dare troppo nell'occhio.
Venendo al dunque, non ho assaggiato molti gin in passato, ma questo Botanist è unico nel suo genere, un gin secco che lascia un piacevolissimo retrogusto ed un palato che rimane ruvido per ore a causa dell'ottimo tannino. Sembra che sia stato accolto con entusiasmo dal mercato, se è vero che le vendite sono state subito da record, superando le performance di qualsiasi altro Single Malt di Bruichladdich rilasciato in precedenza.
Poi di corsa dall'altra parte dell'isola per la visita guidata alla distilleria Lagavulin. Nulla da segnalare se non il fatto che la distilleria è l'unica a rimanere in produzione in queste settimane di festa e che - per non smentirsi - anche questa volta Diageo non ha consentito di effettuare fotografie in distilleria. Non sembra essere questione di sicurezza ma più una cosa random, dipende da chi fa da guida e dal suo umore quella giornata; in passato in rare occasioni mi è stato permesso di effettuare fotografie, ma oggi niente da fare.
Ma il bello del tour di Lagavulin è alla fine, quando si viene dimenticati in una bella saletta di degustazione in buona compagnia di tutte le espressioni Lagavulin al momento disponibili...
Infine un altro salto a Laphroaig, dove oggi John Campbell stava giusto assaggiando i campioni di botte per il Cairdeas del nuovo anno. Il nostro è tempismo o fortuna? La selezione è solo all'inizio e trovandosi di fronte a parecchie miglia di botti non è affatto facile. Il Cairdeas 2010 è stato scelto da Robert Hicks, il prossimo anno tocca a John Cambell che - vi giuro - si sta impegnando parecchio...
Oggi niente black-out a Port Ellen, in distilleria c'erano più visitatori rispetto ad ieri, ma la situazione da queste parti rimane davvero calma e rilassante.
Domani sarà già l'ultimo giorno su Islay ... fuori stagione è bene non esagerare per rimanere con un po' di desiderio di ritornarci ...
La parola Laphroaig è ripetuta in questo sito per alcune centinaia di volte.
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