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La mia fuga su Islay è giunta al termine. Quindi percorso inverso: volo Islay - Glasgow, una giornata a Glasgow e poi si torna a Dublino.
E' stato come andare dalla ex fidanzata ed interrogarla se io stia facendo la scelta giusta oppure no. O, meglio ancora, è stato come tornare per un weekend dalla mamma che non ti vede da un po' di tempo e rimanere lì, zitto per tutto il tempo a pensare ai ricordi del passato...
La realtà è che Islay non è replicabile, come primo amore vero ha regalato emozioni uniche ed è sbagliato voler andare a cercare altrove le stesse sensazioni. D'altronde, io mi ricordo l'Irlanda di 20 anni fa, molto diversa rispetto a quella di oggi e molto simile alla Scozia che tanto amo. Poi è successo che l'Irlanda ha voluto cambiare - con tutte le sue energie - mentre la Scozia è sempre lì, quasi immutata.
Sinceramente il visitare la meravigliosa costa settentrionale dell'Irlanda del Nord, il constatare come tutti i paesini abbiano trasformato ogni lingua di spiaggia in una distesa di complessi turistici e di bungalow, il paragonare questo alle magari meno belle coste Scozzesi ma pressoché immacolate, non può che far nascare dubbi. Non sto parlando di whiskey, ma di cultura della gente che, a mio parere, è più importante di tutto il resto.
Ma basta lamentarsi. Su Islay ovviemente non è cambiato nulla dalla nostra ultima vista del Feis Ile 2010. Il meteo è stato brutto nell'ultimo mese, ha piovuto molto. Ma questo era necessario per ripristinare le riserve di acqua dopo la prolungata siccità primaverile. I laghi si sono presto trasformati da quasi in secca a stracolmi, con l'acqua in eccesso che usciva impetuosa da sopra le dighe. Questo è bene.
Me la sono presa decisamente comoda, non ho voluto fare il tour completo dell'isola in tre giorni. Non ho noleggiato l'auto quindi mi sono mosso con il bus (il servizio su Islay è decisamente scadente), ma soprattutto facendo tante salutari camminate.
Sono riuscito a visitare Ardbeg, Bowmore, Bruichladdich e ovviamente ogni giornata ha registrato almeno una sosta a Laphroaig. Tanti turisti (occhio, non sto parlando di Rimini!) anche se questo non è il periodo del tutto esaurito.
Per quanto riguarda Laphroaig, in effetti le attività della distilleria sono iniziate Venerdì 13 Agosto (e non Mercoledì come previsto). Mercoledì 18, il giorno della mia prima visita alla distilleria, era anche il primo giorno di completa attività della distilleria. Una piacevole coincidenza. Avviato il maltaggio, prodotto il wort, fermentato il wash, si è potuto finalmente iniziare a distillare.
Ovviamente non sapevano che sarei arrivato, ma l'accoglienza è stata calorosa come sempre; anche meglio visto che mi è stato subito messo tra le mani un dram di 30 anni... Mi hanno confermato che durante il periodo di manutenzione non sono stati fatti lavori importanti e che sino a Natale si lavorerà senza soste, 24x7. Le previsioni per il prossimo anno solo quelle di mantenere la produzione a pieno regime, il che - vista la situazione dei mercati - non è male per la distilleria, ma soprattutto per l'isola.
C'è stato anche spazio per preparare una cena Italiana per gli amici isolani. Menù invernale per l'Italia, ma più che adatto per il freddo Agosto di Islay:
Inutile dire che in tre giorni ha piovuto in un paio di rapide occasioni, ma di notte. anche questa volta il flacone magico di Sunshine Italiano che avevo in valigia ha funzionato. Di seguito alcune foto per gli increduli.
Il magazzino di torba di Laphroaig è pieno: quella estratta in primavera è ormai secca e non ne arriverà più sino all'estate 2011 |
Le finestre dei pavimenti di maltaggio di Laphroaig sono aperte, all'interno l'orzo sta maltando e bisogna tenere controllata la temperatura |
Una bella giornata a Laphroaig. Il forno lato mare è appena stato acceso e non produce ancora il fumo di torba | |
Questa foto presente nel museo di Laphroaig rappresenta la distilleria circa anni 1920. Oggi è cambiata anche se la struttura degli edifici è praticamente la stessa; notare la ciminiera (che oggi non c'è più perchè il bruciatore è a petrolio) e la mancanza di un pavimento di maltaggio. | |
Anche la distilleria Ardbeg, ripresa alle spalle dalla strada, risplende in questa bella giornata |
L'erica di Islay si sta pia piano accendendo, fornendo alle colline la classica colorazione viola |
I magazzini fronte mare e ciò che rimane della distilleria Port Ellen, con alle spalle il centro di maltaggio dell'isola |
Domani torno in Irlanda, non so cosa aspettarmi...
La parola Laphroaig è ripetuta in questo sito per alcune centinaia di volte.
Trova un punto in cui è scritta in modo errato, segnalacelo, e riceverai una mignon di Laphroaig 10yo in omaggio!
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