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Da una settimana circola la notizia che Diageo possa essere interessata all'acquisto di Fortune Brands, la proprietaria di Laphroaig. Mi si sta gelando il sangue...
Diageo può cercare la propria "fortuna" con Jim Beam?
La Britannica Diageo Plc è destinata ad essere il leader in una corsa per la Fortune Brands Inc's (8 miliardi di dollari) oltre agli spiriti di Jim Beam se il conglomerato statunitense verrà spinto a fare lo "spezzatino" delle proprie attività.
Il più grande gruppo di spiriti del mondo sarebbe attratto dai whisky Americani della Fortune Brand per colmare una lacuna nel suo portafoglio dei distillati e sfruttare la crescente popolarità di whisky Americani come Jim Beam e Jack Daniel's in tutto il mondo.
Durante il mese scorso, l'azionista William Ackman ha preso una quota del 10,9% di Fortune e le notizie di stampa della scorsa settimana hanno detto che è ora più probabile di collaborare con lui per una divisione del gruppo tra la divisione spiriti, quella delle attrezzature da golf e quella dei prodotti per la casa.
"Se la divisione spiriti di Fortune diventeranno disponibili, Diageo deve essere il candidato principale. Fortune ha uno dei due maggiori whisky americano (Jim Beam) e uno di quelli a più rapida crescita (Maker's Makr)", ha detto una fonte bancaria con è a conoscenza della situazione.
Anche se una acquisizione rafforzerebbe la debole posizione di Diageo negli USA, creerà problemi di antitrust intorno al cognac, al tequila e ai whisky Scozzese che potranno limitare Diageo per l'acquisizione di alcuni marchi o che richiederanno la presenza di un partner per l'offerta.
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Il gruppo Britannico potrà dover affrontare la concorrenza di Bacardi che sta diversificando dal su omonimo rum bianco, di Dewar's Whisky e della vodka Grey Goose negli Stati Uniti e si troverebbe ad affrontare alcuni ostacoli normativi, ma gli analisti ritengono che potrebbero unire le forze con Diageo in un'offerta congiunta.
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Diageo, che controlla già circa un terzo del mercato mondiale di Scotch Whisky, è improbabile che sia in grado di acquistare la divisione Scotch di Fortune Brands, tra cui Teacher's, Laphroaig ed Ardmore.
Ho trattenuto il respiro per tutta la lettura dell'articolo, poi finalmente ho tirato un sospiro di sollievo all'ultima frase... Effettivamente sembra impossibile che una azienda, con un portafoglio di Scotch già troppo affollato, si tiri in casa un pezzo da 90 come Laphroaig. Che tra l'altro farebbe superare i limiti imposti dall'antitrust e rischierebbe di creare una concorrenza interna nei confrondi di Lagavulin, Caol Ila e Talisker.
Dal nostro punto di vista, un conto è avere Laphroaig all'interno di una multinazionale che tiene pochi brand di qualità, un altro è vederla inserita in un contesto troppo complesso e che non ne potrebbe garantire una continua valorizzazione futura.
Che da un possibile male possa nascere un bene? Come dice Davide, e se Laphroaig fosse messa in vendita ed acquistata dai F.O.L.? Siamo in 400.000! Io oggi ho iniziato a mettere da parte un po' di soldini (ho sacrificato il caffé della macchinetta), domani procedo alla apertura dei maialini dei miei nipoti e poi Sabato c'è il Superenalotto....
Il tempo ci darà risposta.
La parola Laphroaig è ripetuta in questo sito per alcune centinaia di volte.
Trova un punto in cui è scritta in modo errato, segnalacelo, e riceverai una mignon di Laphroaig 10yo in omaggio!
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