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Alle nostre latitudini si dice "Sotto la neve pane e sotto l'acqua fame", quale sarà la versione Scozzese?
Di seguito riprendiamo la foto pubblicata sulla pagina Facebook della distilleria.
L'inverno passato è stato decisamente freddo in Scozia, con copiose nevicate, decine di magazzini demoliti sotto il peso della neve e alcune migliaia di botti che hanno rivisto la luce del sole prima che fosse giunto il loro "momento". La neve non è così frequente su Islay, il beneficio della corrente del golfo rende mite il clima invernale dell'isola se confrontato con quello delle zone interne dei Grampiani (dove si possono tranquillamente raggiungere i -20°C, tutto è relativo, ovviamente...).
Si dice che la Scozia sia la culla migliore per il whisky, principalmente per merito del suo clima. Non fa mai caldo (la media delle temperature massime di Luglio-Agosto è di 17° C), ma soprattutto modesta è l'escursione delle temperature tra la notte ed il giorno e tra l'estate e l'inverno. Questo contribuisce a non stressare il legno delle botti. Una continua alternanza di caldo e freddo provocherebbe una continua dilatazione e restringimento delle doghe delle botti, con possibile perdita di parte del loro prezioso contenuto (in questo caso il termine WhiskyLeaks usato da Davide sarebbe perfetto).
Tutto ciò garantisce una maturazione lenta e rispettosa.
La parola Laphroaig è ripetuta in questo sito per alcune centinaia di volte.
Trova un punto in cui è scritta in modo errato, segnalacelo, e riceverai una mignon di Laphroaig 10yo in omaggio!
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