Il nuovo Laphroaig 10 anni Cask Strength Batch #002

Scritto da Claudio Riva il 18/04/2010

Due giorni fa mi è stato recapitato il nuovo imbottigliamento riservato ai Friends of Laphroaig, il batch #002 del prezioso Cask Strength. E' giunto il momento di aprirne la prima bottiglia.

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Come ormai ben sapete, da inizio 2009 Laphroaig ha sospeso la produzione del Cask Strength - il loro malto a gradazione piena di botte - quello standard rilasciato al 55,7% di alcool. Si è sapientemente scelto di rilasciare ogni anno un nuovo Batch Cask Strength con caratteristiche e gradazione diverse rilascio dopo rilascio.

Il 2009 ha visto - poco prima del Feis Ile - il rilascio del Laphroaig 10yo Cask Strength, Batch 001/Feb.09, 57,8%. E' di pochi giorni fa l'annuncio del nuovo Batch #002, imbottigliato nel Gennaio 2010, come sempre approvato e firmato dal distillery manager John Campbell.

Come riportato in etichetta, il Laphroaig 10 anni Cask Strength Batch #002 è stato imbottigliato nel Gennaio 2010 alla gradazione alcolica di 58,3% vol, esattamente mezzo grado alcolico in più rispetto al Batch #001. Nessuna altra distintiva informazione rispetto a questo whisky è riportata in etichetta o sul tubo.

A dire il vero, l'aspetto positivo dell'avere diversi rilasci del gradazione piena dovrebbe essere quello di poter assaggiare diverse espressioni (o meglio diverse interpretazioni) di questo meraviglioso prodotto. Qualche informazioni in più in etichetta non guasterebbe e potrebbe trasformare questo malto da un prodotto del lavoro di un abile Master Blender ad un prodotto derivato da diverse scelte fatte in distilleria. Potremmo così avere espressioni derivanti dal magazzino #1 (quello che si affaccia sul mare, sulla baia di Laphroaig) o da magazzini dell'entroterra. Oppure da diverse tipologie di botte (primo uso, secondo uso, diversa tostatura del legno, ecc.). E così via. Ma questo porterebbe inevitabilmente a dover esasperare le diversità e ad ottenere espressioni super-torbate o per nulla torbate o maturate in botti di legno Francese, ecc. - come purtroppo è capitato ad una famosa vicina distilleria.

Quindi brava Laphroaig a mantenere la tradizione e a non cedere alle mode passeggere del mercato. Questo è il prodotto di punta degli imbottigliamenti standard e deve sempre rimanere senza mezze misure!

Purtroppo, così come per il tradizione Cask Strength a 55,7% e per il successivo Batch #001, non mi risulta che questo Single Malt verrà importato in Italia. Per il momento l'unico modo per procurarsene una bottiglia è quello di essere Friends of Laphroaig e di acquistarla direttamente presso il sito web della distilleria dove è in vendita al prezzo scontato di £ 30,26 oltre alle spese di spedizione (£ 11,95 a bottiglia per l'Italia). Fatti due conti sono - al cambio attuale - circa 50€ a bottiglia, comunque un ottimo prezzo per un prezioso whisky a gradazione piena.

Le nostre note di degustazione

Laphroaig 10yo CS Batch 002/Jan.10 (70cl, 58,3%, OB)

Colore

Per un amante di Laphroaig, il colore di questo dram comunica immediatamente qualcosa di diverso. Rispetto al giallo oro degli imbottigliamenti classici di 10 anni, il Cask Strength (e parzialmente anche il glorioso 15 anni) ha sempre avuto una tonalità più intensa. Nonostante che il Batch #002 sia stato filtrato solo a barriera (non filtrato a freddo), come dichiarato nella retro-etichetta, è molto brillante e privo di pulviscolo in sospensione. La tonalità è ambra-aranciata con intensi riflessi ramati.

Olfatto

E' senza ombra di dubbio un Laphroaig ricco, l'elevato alcool è percebile ma incredibilmente non è dominante. La nota di torba è percepibile solo con un'attenta analisi; molto più importante è la nota di alga marina e di un dolce tipo caramello o caramella mou (toffee). Sul tubo e sulla retro-etichetta è riportato il suggerimento di degustarlo aggiungendo tanta acqua (il doppio rispetto al whisky). A me sembra troppo, chi si avvicina a questo prodotto è già probabilmente 'pronto'. In ogni caso valgono le nostre considerazioni di degustazione.

Gusto

Il gusto conferma quanto svelato all'olfatto. Anche qui l'alcool è ben integrato e per nulla fastidioso anche degustandolo a gradazione piena, senza aggiunta di acqua - scalda la bocca ma non la brucia. Supera abilmente la prova qualità: provate a tenerne in bocca un sorso per 10 secondi prima di deglutirlo, non uccide il vostro palato ma riempe la vostra bocca del suo prezioso aroma. La consistenza di questo dram è molto oleosa (ne rimane un velo persistente sul palato), non ci sono note evidenti di spezia (giusto un poco di zenzero dolce) ma ci trovo un piacevole gusto di pesca sciroppata vanigliata (più evidente dopo qualche secondo) che ben accompagna la sapidità - qui più tendente all'ostrica. Se si aggiunge qualche goccia di acqua si ha una più rapida evoluzione del malto, se se ne aggiunge una quantità più generosa si arriva finalmente a percepire facilmente tutta la torba contenuta unita a qualcosa di vegetale (prezzemolo).

Retrogusto

Il finale è lungo, trionfale. Inizialmente tostato, poi torbato con note di tabacco. Infine sapido in modo molto prolungato e piacevolmente dolce, non aggressivo anche se un poco sintetico. Percepisco anche una nota di frutta secca oleosa (anacardo) e una traccia di caffè moka o di caffelatte. Un'ottima espressione edonistica (è questo il suo scopo, no?!?), da apprezzare in compagnia di amici silenziosi...

Come nostro stile non rilasciamo un giudizio, semplicemente vi consigliamo di non perdervi questa fantastica espressione che è in grado di offrire emozioni nuove senza stravolgere la tradizione. Se avrete occasione di assaggiarlo, fatemi avere le vostre note di degustazione; sono curioso di conoscere il vostro parere.

Avremo in degustazione questo dram durante la nostra serata del 7 Maggio.

Ti sfidiamo!

La parola Laphroaig è ripetuta in questo sito per alcune centinaia di volte.
Trova un punto in cui è scritta in modo errato, segnalacelo, e riceverai una mignon di Laphroaig 10yo in omaggio!

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